logo

Fondo Acerbi

Grazie ad un legato testamentario degli eredi di Giuseppe Acerbi (Castelgoffredo, Mantova, 1773-1846), diplomatico, viaggiatore, naturalista e archeologo, nel 1886 la Biblioteca acquisí una delle sue raccolte piú preziose e composite, costituita da libri, stampe, carte geografiche, manoscritti, medaglie, minerali, conchiglie, un erbario e oggetti d'antichità, questi ultimi in parte depositati nel 1925 presso Palazzo Ducale, in parte, per la sezione egizia (384 pezzi) e le monete di epoca tolemaica (102), dal 1986 allestite a percorso museale presso Palazzo Te.

La libreria é formata da 7280 volumi e oltre 2000 opuscoli, che documentano la molteplicitá degli interessi culturali dell'Acerbi, mentre la parte archivistica del legato consta di 18 buste di Carte e di un carteggio di circa 2000 lettere di oltre 400 corrispondenti.

Le Carte comprendono documenti manoscritti e a stampa (opuscoli, documenti personali, ritagli di giornali, avvisi, incisioni e stampe) e sono ordinate per argomento: appunti dei viaggi in Inghilterra e Germania (1796-1798), a Capo Nord (1799-1800), Parigi (1802-1804), Torino, Ferrara e Bologna (1808), Costantinopoli e Gerusalemme, documenti sull'attivitá di console generale d'Egitto (1825-1834) e su quella di consigliere comunale a Castelgoffredo (1836-1842), scritti e appunti di egittologia, arte e musica, corrispondenza con accademie e note legate all'attività di direttore della "Biblioteca italiana" (1815-1823), tra cui alcuni manoscritti inviati alla redazione e mai pubblicati. Vi sono comprese inoltre una consistente raccolta di stampe e 80 carte geografiche.

Le lettere indirizzate ad Acerbi fanno invece parte dei Carteggi (Carteggio n. 2) e dei manoscritti (ms. 1008/1-2), mentre i 24 manoscritti autografi (mss. 1025, 1068, 1287-1307/1), in massima parte diari di viaggio, sono associati al fondo dei manoscritti, questi ultimi dopo essere stati estratti dalle Carte negli anni Cinquanta.

Nel 2002 nella collana Pubblicazioni degli Archivi di Stato ha visto la luce l'inventario del fondo archivistico e dei manoscritti, a cura del prof. Roberto Navarrini. Completano il fondo conservato in Biblioteca due raccolte naturalistiche, quella mineralogica, costituita da circa 700 esemplari di minerali, 200 di rocce e alcuni fossili, sommariamente descritti in un manoscritto acerbiano allegato, e l'erbario, composto da 923 esemplari raccolti in cartelle, di cui nel 1995 è uscito il catalogo a stampa a cura di Dario A. Franchini.